La gestione di un conflitto tra norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La gestione di un conflitto tra norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro segue alcuni principi giuridici fondamentali:

1. Principio di gerarchia delle fonti

Si applica la norma superiore nella gerarchia giuridica. L’ordine è:

- ⁠Costituzione

- Leggi ordinarie e decreti legislativi (es. Decreto Legislativo n. 81/2008)

- Regolamenti

- ⁠Contratti collettivi

- Procedure aziendali interne

2. Principio di specialità

Se due norme si sovrappongono, si applica quella più specifica per il caso concreto.

3. Principio di prevalenza della norma più favorevole

Nel dubbio, si applica la norma che tutela maggiormente il lavoratore.

4. Interpretazione sistematica

Si valutano le norme nel loro insieme, cercando coerenza e finalità comune (la tutela della salute e sicurezza).

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Alcuni esempi pratici:

1. Contratto collettivo vs. D.Lgs. 81/2008

Caso: Il contratto collettivo prevede una formazione sulla sicurezza di 12 ore per i neoassunti, ma il Decreto Legislativo n. 81/2008 (art. 37) e l’Accordo Stato-Regioni prevedono 8 ore minime.

Soluzione: Prevale il CCNL rispetto all’accordo Stato Regioni e al Decreto Legislativo n. 81/2008 perché il CCNL è più tutelante.

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2. Regolamento aziendale vs. normativa tecnica

Caso: Il regolamento aziendale consente l’uso di una scala portatile non conforme alla norma UNI EN 131.

Soluzione: Prevale la norma tecnica riconosciuta, che definisce i requisiti di sicurezza. Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire attrezzature sicure.

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3. Valutazione dei rischi vs. linee guida INAIL

Caso: La valutazione dei rischi aziendale non considera lo stress lavoro-correlato, ma le linee guida INAIL indicano che va considerato.

Soluzione: Anche se le linee guida non sono obbligatorie, hanno valore tecnico e scientifico riconosciuto; quindi, devono essere considerate per evitare responsabilità.

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4. Normativa regionale vs. normativa nazionale

Caso: Una regione approva una legge sulla sicurezza nei cantieri meno restrittiva rispetto al D.Lgs. 81/2008.

Soluzione: Prevale la normativa nazionale, perché la materia “tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” è di competenza statale.

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